sabato 19 settembre 2009

Fritto Misto

Riprendiamo i lavori dopo una piccola pausa con un grande classico: il fritto misto di pesce. Non è una ricetta ma una serie di modi sulla preparazione, piccoli consigli che aiutano a capire meglio questo semplice ma unico piatto.[singlepic id=131 w=320 h=240 float=center]I puristi non hanno sicuramente bisogno di leggere oltre: un infarinata al pesce e via in olio bollente. Certo, non si può dire che sia sbagliato ma occorre una precisazione, magari sul tipo o qualità di pescato da friggere. Con pesce freschissimo, di giornata per intenderci, si può osare, avendo cura di lavare e asciugare accuratamente prima dell'immersione in olio.

Un altro metodo, denominato "alla francese" prevede una sosta del pesce di almeno un paio d'ore nel latte, completamente immerso, per poi essere scolato bene e passato nella farina, poi fritto. I vantaggi di questa frittura sono la delicatezza: toglie quel sapore accentuato di mare (da molti poco apprezzato) senza intaccare il sapore del pesce stesso. La morbidezza: rende più teneri ad esempio i calamari o le seppioline. Spesso questo metodo viene usato anche per verdure come i carciofi, per togliergli l'amaro e ammorbidirli per una frittura veloce.

Ora, in molti storceranno il naso o dubiteranno su questo tipo di preparazione, ma vi assicuro che il risultato è ottimo. Indicativamente, per 4-5 porzioni abbondanti di fritto: sbattiamo in una terrina 4 uova grandi, regoliamo di sale rimanendo leggermente abbondanti (devono essere ben saporite, quasi salate) e versiamo mezzo bicchiere di birra. Immergiamo le varietà di pesce da friggere e lasciamo insaporire una ventina di minuti almeno. Scoliamo, passiamo in farina e friggiamo. Risulterà un fritto molto asciutto, quindi privo quasi totalmente di unto e molto croccante esternamente ma morbido dentro.

Sembra una sciocchezza, ma se si reperisce una qualità di farina molto fine come quella da pasticceria l'aderenza al pesce sarà maggiore e il risultato sarà eccellente.

Importante è anche la temperatura dell'olio; a mio parere dovrà rimanere tra i 160 e 170°, mai oltre.[singlepic id=132 w=320 h=240 float=left]

Esistono anche varie pastelle o metodi di frittura come la tempura e via dicendo, ma sono metodi adatti solo a determinate varietà di pesce, queste 3 al contrario sono idonee a tutti i tipi di pescato.

Ora non vi resta che provare il metodo a voi adatto...per chiarimenti, domande o se volete lasciare la vostra preferenza sui 3 metodi, scrivete nei commenti!!!!

Nessun commento: